Un approccio inclusivo all’attività sportiva risulta particolarmente vantaggioso da diverse prospettive: favorisce la socializzazione e l’interiorizzazione di regole di convivenza quotidiana, oltre a permettere un continuo processo di imitazione tra gli atleti speciali più giovani. Ciò inoltre gararantisce a creare realmente un gruppo dove ciascuno, con le proprie caratteristiche, diviene una risorsa per gli altri.
Gli atleti con disabilità forniscono ai compagni di squadra l’occasione per sperimentare concretamente, in un contesto accogliente e positivo, il valore e il rispetto della diversità, andando oltre ogni pregiudizio. Infatti, attraverso attività sportive e ludiche svolte in gruppo, in coppia o individualmente, ognuno può imparare a condividere esperienze e rispettare l’altro, ricercando nel compagno e in se stesso nuove risorse per conoscere e superare i propri limiti, scoprendosi capace e abile in diversi ambiti, impegnandosi per raggiungere un obiettivo e imparando a reagire positivamente di fronte a una sconfitta.
I momenti condivisi da tutti gli atleti, con e senza disabilità, durante gli allenamenti e i Giochi favoriscono lo sviluppo dell’empatia, della capacità di gioire autenticamente delle conquiste dell’altro e di aiutarlo nel momento del bisogno, generando così una reale inclusione. I compagni di squadra, a loro volta, possono fornire sostegno ed esempio costruttivo, divenendo allo stesso tempo più consapevoli del proprio comportamento e degli effetti che questo provoca negli altri.